Acido γ-amminobutirrico... cos'è?

Ho adorato l'esame di farmacologia, uno dei più belli ed importanti del corso di laurea in medicina. In particolar modo ho amato la parte dedicata ai "farmaci dell'anima" come li chiamo io, per mia particolare propensione e complice il fatto che ad occuparsi di questa parte del corso è una persona umanamente e intellettivamente molto ricca, che dei "farmaci dell'anima" conosce i più reconditi segreti, psichiatra e farmacologa. 


E tra tutti i "farmaci dell'anima" quelli che ho amato di più sono quelli che interagiscono con un recettore assai interessante, il GABA a.

Questo recettore, di cui esistono numerose isoforme distribuite in tutte le aree del cervello, risponde ad una molecola che si chiama acido γ-amminobutirrico (GABA per gli amici) e a farmaci come le benzodiazepine e i barbiturici.
Ma anche a molecole naturali che stanno conquistando il loro spazio e ai cosiddetti neurosteroidi, come l'allopregnegnolone.
Potrei parlarvi per ore del GABA A e dei suoi ligandi, positivi e negativi, ma andiamo per ordine.

Innanzitutto mi piace così tanto perché funziona come il freno dell'auto: se l'auto prende troppa velocità, premo il freno ed evito di schiantarmi contro un muro o fare del male ad altri.
Implicato nei processi di cognitività, nel riposo, nel comportamento, nel movimento...


E poi perché, guardate che meraviglia: il GABA si forma dalla "linea di produzione" di uno dei neurotrasmettitori più eccitatori che esistono, il glutammato. Un neurotrasmettitore che, se non viene adeguatamente metabolizzato, diventa molto dannoso per il cervello... molto molto dannoso.
Quindi, meraviglia, grandezza della natura e dell'evoluzione!!!

Non solo l'accellerazione e la decellerazione sono legate, ma addirittura trasformare in antidoto un neurotrasmettitore che lasciato lì sarebbe tossico... è una gran figata, secondo me!!!
Di questa trasformazione si occupa l'enzima GAD, glutammico decarbossilasi, presente dappertutto nel cervello. La diminuzione di GAD correla con patologie psichiatriche di tutto rispetto -purtroppo-.

Come si fa allora ad aumentare la sintesi di GABA, di cui spero a questo punto si sia compresa l'importanza, specie in un momento di stress continuo quale quello a cui siamo sottoposti tutti da più di due anni?
Come, in definitiva, possiamo avere un'adeguata attivazione dei GABA a senza ricorrere ad ansiolitici, ipnoinducenti e via dicendo (le benzodiazepine)?
Promuovono la sintesi di GABA -e il catabolismo del glutammato- o l'attivazione dei R GABAa:
  • l'esercizio fisico
  • vitamine del gruppo B
  • la taurina
  • i prodotti latto-fermentati (probiotici)
  • i semi germogliati
  • i neurosteroidi (capitolo interessante, tutto da approfondire)
  • e delle molecole endogene implicate nella difesa dai microrganismi

Vi scriverò ancora di questa meraviglia, ma ora vi saluto.
Perché, per aumentare la mia sintesi di GABA vado a farmi una bella camminata... ❤