L'ormone degli abbracci


L'ossitocina (o "oxitocina", abbreviato OXT) è un ormone peptidico di 9 amminoacidi, presente in tutti i mammiferi. Viene prodotto nell’ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi.
Le funzioni più conosciute dell'ossitocina sono due: stimolare le contrazioni della muscolatura liscia dell'utero al momento del parto e di stimolare e mantenere la lattazione attraverso le sensazioni indotte dalla suzione del capezzolo.
È riconosciuto quindi come un ormone il cui scopo primario è legato alla nascita e al nutrimento dei piccoli di mammifero.

Ma il suo effetto va ben oltre, perché è alla base dei comportamenti che portano alla cura dei piccoli: infatti (Panskepp, 1998) si è visto che iniezioni di ossitocina nel cervello dei topi femmine creano un comportamento materno in femmine non gravide, gli inibitori portano a dimenticarsi dei piccoli se si allontanano. Allo stesso tempo, se si somministra ossitocina a femmine di ratto vergini, queste iniziano a comportarsi da madri, raccogliendo i cuccioli nei paraggi e preparando tane per accudirli.
Inoltre, le donne hanno in media il 30% in più di ossitocina degli uomini e la secrezione di quest’ormone viene stimolata anche solo dalla vista di bambini piccoli.

Fin qui, possiamo dire quindi che l’ossitocina è l’ormone che stimola il processo di attaccamento tra madre e figlio, alla base, soprattutto nei mammiferi, delle cure parentali necessarie nelle specie a prole inetta.

Ma… sembra che la produzione di ossitocina aumenti alla vista di persone amate, indipendentemente se esse siano in tenera età, e sembra sia alla base anche dell’attaccamento di coppia (fondamentale, in alcune specie, perché i cuccioli possano avere le cure necessarie alla nascita, n.d.r.). Così, in un altro studio è stato dimostrato che bloccando l'azione dell'ossitocina nel cervello dell'arvicola delle praterie (Microtus ochrogaster), un roditore noto per il comportamento monogamo, questo perde completamente l'interesse per il partner.
Arriviamo agli “umani”: uno studio pubblicato su Psychoneuroendocrinology ha dimostrato che questo ormone è in quantità più alta nelle coppie formate da poco che nei single di pari età.
Gli studiosi dell'Università Bar-Ilan di Tel Aviv hanno preso in esame i comportamenti di 163 ventenni. Fra loro 120 i erano da poco messi insieme, mentre gli altri erano single. Le persone che facevano coppia avevano livelli più alti di ossitocina rispetto a chi non si era fidanzato. Fra l'altro più alto era il livello di ossitocina, maggiore era la sintonia e l'armonia fra gli innamorati.
(Psychoneuroendocrinology. 2012 Aug; 37(8): 1277–1285. Oxytocin during the initial stages of romantic attachment: Relations to couples’ interactive reciprocity Inna Schneiderman)

L'ossitocina fra l'altro, come ha rivelato una ricerca dell'University of Maryland School of Medicine, riduce lo stress, aumenta la fiducia e l'empatia con il prossimo, e aiuta a socializzare.

Un abbraccio di 5 secondi stimola la sua comparsa e uno di 20 secondi attiva direttamente la sua produzione, ma anche parole d’affetto o una semplice pacca sulla spalla ne aumentano la secrezione. In un esperimento svolto presso l’Università della California è stato monitorato il funzionamento del cervello di un gruppo di volontari per mezzo di risonanze magnetiche funzionali. Così facendo, è stato dimostrato che un abbraccio stimola notevolmente la produzione di ossitocina. Nel gruppo preso in analisi, l’abbraccio doveva essere dato da una persona verso cui non si provava né attrazione sessuale né amore. Lo studio ha anche provato che quanta più ossitocina c’è, minore è la quantità di cortisolo, l’ormone dello stress.Quando l’ossitocina viene prodotta  l’amigdala scatena una serie di reazioni che si traducono in un comportamento più generoso e tranquillo.
Essa incide fortemente anche sul benessere fisico. Fa ammalare di meno e guarire più velocemente in caso di malattia. Rafforza il sistema immunitario e contribuisce alla produzione di più serotonina e dopamina. In parole povere, riduce lo stress e porta ad adottare un atteggiamento più positivo verso la vita (Biophys Physicobiol. 2019; A novel role of oxytocin: Oxytocin-induced well-being in humans. Etsuro Ito).

Diversi studi hanno correlato la quantità di ossitocina e i comportamenti dello spettro autistico. Infatti uno studio ha dimostrato che i bimbi autistici hanno livelli più bassi di ossitocina e un altro che somministrando endovena questo ormone a un gruppo di bambini autistici si aveva una riduzione dei comportamenti autistici. Infine è stato trovato un polimorfismo del gene dell’ossitocina che correla con i disordini dello spettro autistico (Proc Natl Acad Sci U S A 2014 Plasma oxytocin concentrations and OXTR polymorphisms predict social impairments in children with and without autism spectrum disorder. Parker KJ).

Più recentemente, in uno studio pubblicato su Nature Communications (Oxytocin pathway gene networks in the human brain) nel 2019 Daniel Quintana, che si occupa di basi biologiche della psichiatria all'Università di Oslo (Norvegia), ha pubblicato una mappa dei recettori dell'ossitocina nel cervello, dimostrando che l'ormone è attivo nelle regioni cerebrali coinvolte nella regolazione dell'appetito, nell'esperienza della ricompensa, nell'anticipazione e nelle relazioni sociali. Secondo Quintana, l'ormone dirige la nostra attenzione sulle interazioni sociali, senza necessariamente controllare le emozioni all'interno di esse.
Immagine correlata
Immagine tratta da Translational Psychiatry, 2018 Freeman Effect of age and autism spectrum disorder on oxytocin receptor density in the human basal forebrain and midbrain.


Tuttavia… l’ossitocina ha anche il suo “dark side”, come ogni cosa.
Ma è Natale, siamo tutti più buoni (davvero???) per cui ve ne parlerò in un altro articolo...