Cocco bello, cocco fresco!!!

Il mio interesse per l'olio di cocco è scaturito quando in diversi articoli scientifici ho appreso che l'acido caprilico è utile per combattere le infezioni da Candida. Visto il prezzo sinceramente proibitivo (di questi tempi, poi...) degli integratori di questo grasso, ho cominciato a cercare alternative alimentari (e più economiche). Uno degli alimenti che ne è particolarmente ricco è il cocco, ma... sorpresa!!! Mi si è svelato un mondo!!!
Del cocco non si butta via nulla, persino la parte legnosa viene trasformata in fibre utilizzate nell'industria tessile (tappeti, moquette, accessori d'arredo), in quella edilizia (come coibentante ecologico) e in quella automobilistica (in sostituzione del poliestere). 
E la parte edibile? Del cocco può essere bevuto il latte, ricco di vitamine del gruppo B e mangiata la polpa. Oppure dalla polpa, che contiene dal 65 al 75 % di grassi, può essere estratto il burro o l'olio di coccoNella medicina ayurvedica il suo uso, per la cura di pelle e capelli ma soprattutto per la terapia delle infezioni, risale a più di 4000 anni fa. E ci avevano visto giusto. Vi riporto quanto scritto in uno degli articoli che ho consultato.

    L'olio di cocco contiene:
  1. Acido laurico 44 - 51% C-12:0
  2. Acido miristico 13 - 18% C-14:0
  3. Acido palmitico 8 – 10% C-16:0
  4. Acido caproico 6 - 10% C-10:0
  5. Acido caprilico 6 - 9% C-8:0
  6. Acido oleico 5.5 – 7.5% C-18:1
  7. Acido stearico 1 – 3% 18:0
  8. Acido linoleico < 2.5% C-18:2
    Ma perchè l'olio di cocco può essere considerato una vera miniera d'oro?
Effetti sul metabolismo
  1. Il 65% dei suoi grassi sono acidi grassi saturi a catena media (MCFAs) che, assorbiti dall'intestino, vengono direttamente inviati al fegato, dove sono subito trasformati in energia e quindi non partecipano alla biosintesi del colesterolo: per questo il consumo di olio di cocco abbassa colesterolo totale, trigliceridi, lipoproteine a bassa densità (LDL), lipoproteine a bassissima densità (VLDL), ed aumenta le lipoproteine ad alta densità (HDL)
  2. la frazione polifenolica dell'olio di cocco vergine previene l'ossidazione delle LDL in vitro (causa delle placche ateriosclerotiche).
  3. I composti fenolici e gli ormoni (citochinine) del cocco possono aiutare a prevenire l'aggregazione della sostanza β-amiloide, inibendo così un passaggio chiave nella patogenesi della malattia di Alzheimer (The role of dietary coconut for the prevention and treatment of Alzheimer's disease: potential mechanisms of action.)
  4. In poveri topi che sono stati intossicati con metiltetracloruro l'olio di cocco ha mostrato effetti epatoprotettivi.
Capacità antibatteriche, antifungine, antivirali
  1. Gli acidi grassi saturi a catena media e i loro derivati (in genere monogliceridi) uccidono una vasta gamma di batteri (P. aeruginosa, E. coli, Proteus vulgaris e Bacillus subtilis) dissolvendo la loro membrana lipidica. E così possono essere utilizzati contro i batteri che provocano ulcere allo stomaco, sinusite, carie, intossicazione alimentare e infezioni del tratto urinario. 
  2. Tra i diversi acidi grassi saturi dell'olio di cocco l'acido laurico è quello con maggiore attività antivirale. E l'acido laurico è proprio il più abbondante acido grasso saturo dell'olio di cocco, rappresentando quasi il 50 % dei suoi grassi (l'acido laurico viene formato dal corpo umano solo in un caso: nel latte materno, e protegge il neonato dalle infezioni, insieme agli anticorpi).
  3. Gli acidi grassi saturi da 6 a 14 atomi di carbonio ed i loro monogliceridi, rappresentati nell'olio di cocco dall'acido laurico e dalla monolaurina, uccidono molti virus provvisti di envelope lipidico come i virus dell'herpes simplex (cioè sia orale che genitale), Visna virus, CMV , virus di Epstein-Barr, virus dell'influenza, virus della leucemia, Pneumovirus, virus dell'epatite C.
  4. La monolaurina è attiva anche contro specie fungine (Aspergillus, Penicillium, Cladosporium, Fusarium, Alternaria, C. albicans, Fonsecaea pedrosoi e Cryptococcus neoformans).
  5. La monooctanoina, che si forma dall'acido caprilico, non solo funziona come un'antisettico delle vie urinarie, ma è anche efficace nel trattamento di calcoli renali e biliari poiché è un solvente del colesterolo. La dissoluzione completa dei calcoli biliari si è verificata in circa il 50% - 75% dei pazienti trattati con monooctanoina.
  6. L'uso di olio di cocco arricchito con zinco in pazienti affetti da Candidosi ha portato all'aumento di cellule T citotossiche, cellule Th, citochina IL-2 , ma ha mantenuto costante il numero di neutrofili e cellule NK, mentre ha portato alla diminuzione delle IgG, un marcatore dell'infezione in atto della Candida.
  7. Sono state confrontate le capacità antifungine dell'olio di cocco con il difluconazolo in coltura: l'olio di cocco inibisce la crescita della candida ad una diluizione del 25%, il difluconazolo ad una diluizione del 50% (64 mcg/ml).
  8. L'acido laurico è un repellente per le zecche la cui efficacia è stata validata e brevettata. Ma potrebbe interessarvi di più il fatto che l'olio di cocco è un discreto repellente anche per le zanzare...
  9. L'olio di cocco non solo è un buon idratante per la pelle, ma è anche un buon antisettico nelle infezioni cutanee superficiali dovute a batteri gram-positivi e negativi.
  10. Ancora, è stato testato come antibatterico nella colonizzazione da S.aureus della dermatite atopica.
  11. L'olio di cocco può essere usato per combattere la placca dentaria: fare degli sciacqui con un cucchiaio di olio per 10-15 minuti al giorno abbasserà la carica batterica presente, proteggerà i vostri denti da placca e carie e combatterà anche l'alito pesante.
  12. Nella medicina tradizionale messicana è stato usato per trattare la tricomoniasi e la dissenteria dovuta ad enteropatogeni
L'avreste mai immaginato? 
Ma se ancora non vi basta, secondo me l'olio di cocco ha pure un buon profumo!!!

Bibliografia:
Coconut (Cocos nucifera L.: Arecaceae): in health promotion and disease prevention.