La dieta per allergia al nichel

Tra le sostanze presenti come residui negli alimenti o presenti in minima quantità, il nichel è attualmente quella che evidenzia maggior rischio di provocare allergia. L'allergia al nichel (nichel solfato) è più da contatto che alimentare, anche se l'aspetto alimentare non va trascurato per lo scatenamento o l'aggravamento della sintomatologia. É sempre necessario utilizzare per la cottura dei cibi solo pentole di alluminio, vetro, o teflon, escludendo l'acciaio.

In presenza di manifestazioni cutanee sono da evitare i seguenti alimenti:
- cibi in scatola e cibi cotti in pentole di acciaio inossidabile
- asparagi, funghi, cipolle, spinaci, pomodori, lattuga, carote, legumi (ceci, fagioli,fave, lenticchie, piselli, soia, arachidi)
- farina integrale, farina di mais, riso, avena
- pere, nocciole
- the, cacao
- margarina
- lievito artificiale


sono consentiti in piccola quantità:
- cavolfiore, cavolo, cetrioli
- riso brillato, farina 00
- frutta fresca (eccetto le pere)
- marmellata (purché fatta in casa e cotta in pentole di alluminio)
- caffè
- olio di oliva


sono consentiti:
- tutte le carni
- pesce (eccetto le aringhe e ostriche)
- uova
- latte e derivati (burro, formaggi, yogurt)
- una patata di media grandezza al giorno.


In fase di remissione clinica è possibile somministrare quasi tutti gli alimenti, escludendo:
- pere, mais, spinaci, pomodori.

Questo testo è estrapolato dal sito dell'ASL di Cremona:
http://www.aslcremona.it/html/cartaservizi/prevmed/menu/diete.htm#nichel