Infiammazione, il killer (non così tanto) silenzioso

Ultimamente ho scritto delle mille facce dell'insulina... oggi vi parlo di infiammazione. Perché sono connessi. Come sono connesse l'iperglicemia e le malattie autoimmuni ed endocrine e il cancro. Pian piano spero di poter spiegare tutto, a me ea chi mi legge.
"L'infiammazione è fondamentalmente una risposta protettiva, il cui scopo è liberare l'organismo  dalla causa iniziale della lesione cellulare  e dai prodotti di tale lesione...  Oltre a distruggere, dissolvere o confinare l'agente  lesivo, l'infiammazione innesca una serie di eventi volti a riparare il  tessuto danneggiato. Se inappropriatamente diretta contro i tessuti dell'ospite o non adeguata tamente controllata,!'l'infiammazione può diventare fonte di  danno e di malattia.  L' infiammazione cronica, ad esempio, può  avere un ruolo nell'aterosclerosi, nel diabete di tipo 2, nelle malattie  degenerative come il morbo di Alzheimer, nelle malattie autoimmuni e nel cancro.E proprio  per le sue estese conseguenze dannose, l'infiammazione è stata definita  dalla stampa divulgativa - non senza una nota di melodrammaticità  - l'''assassino silenzioso" (Robbins, Le basi patologiche delle malattie) 
L'infiammazione cronica appare quindi  collegata a quasi tutte le malattie croniche note - dalla malattia di cuore al cancro, il diabete all'obesità, l'autismo alla demenza, e persino depressione.
Ma tutto questo è noto già da un bel pò di tempo, come testimonia questo articolo-copertina del Times, datato 23 febbraio 2004 ( http://content.time.com/time/covers/0,16641,20040223,00.html ), L'assassino segreto.
Quali sono le cause di infiammazione cronica? 
Allergeni nascosti, infezioni, tossine ambientali, una dieta infiammatoria, e lo stress, quello cronico dato da ritmi di vita frenetici, da condizioni di lavoro (o di non lavoro) che ci fanno sentire sempre poco al sicuro, provocano un'alterata e continua risposta del sistema immunitario. L'infiammazione, messa in moto per difenderci, non si spegne più, che nasca in un contesto acuto (come un'infezione) o in maniera insidiosa, come risposta debole ma persistente ad insulti endogeni o esogeni ( l'aterosclerosi, ad esempio, si ritiene sia un processo infiammatorio cronico della parete arteriosa  indotto, almeno in parte, da componenti lipidiche tossiche di origine endogena ).
Diabete, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e renali e malattie direttamente riconducibili ad un'alterata risposta del sistema immunitario hanno dunque un minimo comune denominatore: il costante calore e fumo prodotto dal fuoco dell'infiammazione. 
Si parla di globesità, ad indicare che vi è un'incidenza e una prevalenza sempre maggiore, anno dopo anno, di obesità. La quale si correla a diabete, disfunzioni ormonali di vario tipo e grado, a malattie cardiovascolari. Parimenti, anno dopo anno aumento dell'incidenza e prevalenza dei tumori nel nostro Paese ( http://www.tumori.net/it3/datinbreve.php?page=trend ), con l'unica eccezione del cancro al polmone negli uomini, che riflette  la forte riduzione della prevalenza di fumatori tra gli uomini. E ancora, di anno in anno aumentare i casi di allergie (60 milioni di persone) , di asma  (30 milioni di persone) , di malattie autoimmuni (24 milioni di persone) .  
Il nostro patrimonio genetico può sostanzialmente dirsi immutato da almeno 2 milioni di anni (chi non è d'accordo mi spieghi allora come mai il nostro DNA e quello dello scimpanzè differiscono solo per l'1-2%... Se volete approfondire, vi "linko" una bella pagina di Wikipedia  https://it.wikipedia.org/wiki/Geni_specifici_di_Homo_sapiens#Sequenza_FOXP2 ).
E allora che cos'è cambiato?  È  cambiato che almeno fino alla rivoluzione industriale (se ne distinguono tre fasi: la  prima  nella seconda metà del '700, con l'invenzione della macchina a vapore; la seconda, nella seconda metà dell'800,  con l'introduzione dell' elettricità , dei  prodotti chimici  e del  petrolio; la terza, nella seconda metà del 900,  con l'introduzione dell' elettronica , delle  telecomunicazioni  e dell' informatica , ma anche della massiccia introduzione di cibi processati industrialmente) il mondo era rimasto molto simile a quello dei nostri pro-progenitori. Non polveri sottili nell'aria, non uso di concimi di sintesi e di pesticidi, non consumo di alimenti processati industrialmente e spesso "inventati" dall'industria alimentare, come le margarina.
La mortalità era maggiore, l'aspettativa di vita era minore. Si moriva di infezioni e di scarsa alimentazione. Oggi l'aspettativa di vita è aumentata di molto, la mortalità è diminuita, ma sono aumentate le patologie croniche, quelle della società del benessere. Abbiamo troppo: troppi cibi, troppi farmaci, troppa igiene, troppe nuove molecole mai esistite prima. Abbiamo troppo poco: troppo poco tempo, troppo poco cibo sano, troppo poco contatto con la natura, troppo poco movimento (e non ditemi che ansimare in una palestra è lo stesso che ansimare camminando in montagna). 
È  in questo contesto, di troppo e troppo poco insieme, che trovano il loro innesco le malattie del sistema immunitario: allergie, asma, malattie autoimmuni sono quasi sconosciute  nei paesi poveri, ed è più difficile affetti essere se si è cresciuti in un contesto rurale , circondati da  tanti animali, giocando nella terra: l'esposizione costante ma di basso grado (leggi quantità) ai microrganismi costituisce  per il sistema immunitario  un allenamento costante per riconoscere ciò che è nocivo da ciò che non lo è.
Quali sono le cure e le terapie che offre la medicina ufficiale per queste malattie causate da infiammazione? Farmaci, diete prestampate, esercizio fisico senza particolari indicazioni.
Quali sono le cure e le terapie che offrono la medicina funzionale per lo stesso tipo di malattie? La pulizia dell'organismo, la ricerca delle cause dell'infiammazione e la loro rimozione, un lavoro sinergico fatto di alimentazione personalizzata, integrazioni che lo sono altrettanto, ripristino di un microbiota ottimale, esercizi per il corpo e per la mente. I farmaci sono contemplati come una soluzione temporanea, non come "la cura".
Ovviamente questo tipo di terapia richiede una maggiore compliance e presa di coscienza da parte del paziente rispetto alla classica "cura" a base di pillole: andare in farmacia anche una volta a settimana non richiede lo stesso impegno che occuparsi davvero di se stessi, dall' alimentazione al concedersi le giuste pause. Ma mentre la prima "soluzione" non è una soluzione, ma il tappare una falla, la seconda, anche se più impegnativa, molto più impegnativa, è una cura.