Vorrei il pane nero nero nero nero...

...ma perchè?
C'è un'ultima moda che sta facendo furore: pane e prodotti di forno neri. Neri, non integrali. Cioè fatti con farina di grano 00 cui viene aggiunto carbone vegetale.
Il carbone vegetale, ottenuto da vari tipi di legno (pioppo, salice, betulla... gusci e noccioli di frutta) viene riscaldato ad elevate temperature - 500/600°C - in assenza di ossigeno. A questo punto viene trattato per renderlo poroso e ridotto in polvere.
Nel settore medico - farmaceutico viene venduto sotto forma di compresse ed è utilizzato per disturbi gastro intestinali legati alla produzione di gas, ma è soprattutto un rimedio utile in caso d’avvelenamento accidentale o volontario, poichè è capace di assorbire e trattenere molte sostanze tossiche, eliminando il pericolo che esse possano essere assorbite, invece, dal nostro corpo. Viene usato, ad esempio, negli avvelenamenti da funghi.
Viene usato anche negli esami ecografici dell'addome superiore per ridurre i gas che inficerebbero l'interpretazione dell'esame.
Dunque, il carbone vegetale è un utile rimedio in molti casi, come gonfiore addominale, meteorismo, flautolenza, meteorismo, diarrea. ed anche per diminuire i disturbi connessi con il reflusso gastroesofageo e/o ernia iatale, assorbendo i succhi gastrici in eccesso.
MA... non è capace di distinguere certo tra le varie molecole!!!
E così adsorbe anche nutrienti e farmaci e quindi dovrebbe essere consumato lontano dai pasti o dall'assunzione di farmaci.
Inoltre trattiene con sè anche i batteri (e sapete che io guardo al microbiota intestinale con molto, molto rispetto!!!) e può essere causa di stipsi, dunque è assolutamente controindicato laddove si abbia un transito lento... e dove si abbiano lesioni intestinali.
Ora, chi soffre di gonfiore intestinale e diarrea spesso ha un colon irritabile, che finalmente sembra abbia trovato le sue cause (dopo essere stato curato persino a botte di psicofarmaci) in una maggiore sensibilità dell'epitelio intestinale ad alcuni (direi un bel pò) di alimenti e va curato con una dieta ad eliminazione, tesa a disinfiammare il tessuto e a ripararlo, oltre che a ri-creare una coltre di batteri protettivi sulle sue pareti...
In quest'ottica, il carbone vegetale potrebbe aiutare la sintomatologia, ma solo quella, non è curativo ed andrebbe assunto, come già detto, lontano dai pasti.

Invece... invece più di un paziente mi riferisce dell'esistenza di pane, pizza, cornetti, completamente neri che, secondo il fornaio (recentemente specializzatosi in gastroenterologia), farebbe bene all'apparato digerente... ed ecco che indiscriminatamente, tutti mangiano rosette di farina di grano 00 color pece, indipendentemente dal fatto che siano stitici, disbiotici, celiaci o sensibili al glutine... ma che Dio ci scampi!!! Non abbiamo già abbastanza da fare con grani che praticamente contengono solo glutine, sono pieni di micotossine, diserbanti e concimi di sintesi? Aaaahhh... che stupida!!! Adesso ci sono! Il fornaio è un genio: dentro al pane ci mette il carbone vegetale perchè così non ti avveleni!!!


PS: chiedo scusa ai fornai, che come tutti, cercano il modo di "tirare avanti a campare", però, tesori miei, se volete davvero far star bene le persone e magari attirare pure la clientela, cercate di utilizzare semole, non farine. Magari inventatevi un pane buono buono fatto con il riso, che qua c'è gente che ha bisogno di questo, altro che del carbone! Non siamo stati mica cattivi...