A quanti di voi mi hanno scritto e a quelli che verranno richiamati qui dal profumo, ecco le prime ricette che ho elaborato per me stessa e che mi hanno permesso di star meglio.
La cucina mediterranea utilizza molto il pomodoro, che serve anche per legare gli ingredienti che compongono le varie pietanze. Ma per noi allergici al Ni, i pomodori sono proibiti. Per questo molte di queste ricette contengono la besciamelle o la panna, poiché servono per unire gli ingredienti.
Per rendere queste ricette meno caloriche (anche se non è dimagrire il fine ultimo di questo blog, lo è sicuramente mantenersi in buona salute) potete provare a fare la besciamelle – altrimenti leggere l’articolo precedente- da voi con il latte scremato e aggiungendovi meno burro che potete, ma mai, categoricamente mai, margarina (vedi articolo sul mais e gli olii vegetali).
PASTA DI PANE E AFFINI SENZA LIEVITO.
All’inizio della mia dieta senza nichel, non mangiavo neanche il pane, a causa dei lieviti che vi sono contenuti (se una cosa va fatta, è meglio farla bene!!!). Quindi agli inizi sarebbe preferibile non mangiare nemmeno il pane. Potete mangiare delle vere piadine, fatte con farina di grano 00, strutto per i puristi o olio d’oliva per i salutisti, sale e bicarbonato di sodio. Queste ricette vanno bene anche per le persone allergiche al lievito, per cui…
Però…dopo uno o due mesi ho ricominciato a mangiare il pane (farina 00, sale e olio d’oliva) che normalmente compro sempre dallo stesso panettiere. Visto che non mi dà fastidio, chiedo la stessa pasta per fare anche torte rustiche.
PIADINE.
Le potete comprare già fatte, o farle da voi, conservandole in frigo per qualche giorno: la cosa più importante per farle è una buona padella antiaderente, come quella per le crepes.
Dunque, in una scodella aggiungere acqua, farina, sale e olio fino ad ottenere una specie di cremina. Poi si aggiunge il bicarbonato. Sulla padella ben calda si mette qualche cucchiaio della pastella, facendo in modo che sia uniforme e sottile. Si fa cuocere prima su di un lato e poi dall’altro.
PASTA PER TORTE RUSTICHE SENZA LIEVITO.
300 farina
acqua quanto basta
2 cucchiai di olio di oliva
sale
Sul tavolo si mette la farina a fontana (se avete l’impastatrice, tanto meglio, fortunati mortali!), si aggiunge nel centro l’olio, un bel pizzico di sale e l’acqua, un po’ alla volta. si impasta quindi tutto molto bene e si stende. Questa pasta va stesa sottile, perché non avendo lievito, non cresce.
Può essere utilizzata anche per fare il vero strudel.
PASTA PER CROSTATE SENZA LIEVITO E SENZA UOVA.
Con lo stesso sistema faccio una pasta per sostituire la pasta frolla.
Impasto 300 farina, 100-120 gr di zucchero, una noce di burro e un pizzico di sale con tanto latte quanto ne assorbe. Aggiungo un po’ di bicarbonato, impasto bene e poi la stendo.
Con questa pasta si possono fare anche dei biscotti, ma bisogna che siano sottili e si facciano cuocere lentamente, massimo a 120°, altrimenti saranno molto duri e bruciati.
Ma le crostate sono meglio, no?
RIPIENO DI MELE: per crostate e strudel.
4-5 mele renette o annurche, o tre mele grandi (preferisco le rosse), sbucciate e tagliate a pezzetti.
Zucchero di canna a pioggia
Rhum, 1 bicchierino
NON dico NON aggiungete noci e nocciole, mandorle e uvetta! Potete, se vi piacciono, aggiungervi canditi d’arancia e di cedro e pinoli (che dovrebbero avere un minore contenuto di Ni rispetto ai semi delle Angiosperme: io li mangio senza problemi, e voi? fatemi sapere).
Utilizzate la simil pasta frolla, stendetela, riempitela con il composto di mele, sia che facciate una crostata o lo strudel. E infornate in forno caldo a 150° .
MARMELLATA DI ARANCE
È meglio, vi hanno detto, non mangiare la marmellata?
Dipende. Se gli ingredienti sono solo zucchero e un tipo di frutta che potete mangiare, perché no?
Attenzione però alle pentole.
Mettere le arance intere, dopo averle ben lavate, sommerse in acqua per 24 ore.
Toglierle dall’acqua e trasferirle in una pentola dove si faranno bollire per 2 ore.
Lasciarle nell’acqua dove sono state bollite per altre 24 ore.
Prenderle, finalmente!, e tagliarle a pezzi senza eliminare le bucce, togliendo solo i semi e le parti dure. Pesarle e aggiungere 600 gr di zucchero per ogni chilo (ma anche meno, se vi piace meno dolce), 2 mele a pezzi con la buccia (eliminare il torsolo!) e fare bollire massimo mezz’ora.
Invasare in vasi piccoli, chiuderli e farli bollire in una grande pentola, separati tra loro da canovacci, in modo che non urtino, per almeno 20 min.
Toglierli dall’acqua solo quando questa ha raggiunto la temp ambiente e non prima altrimenti il vetro si incrina. Etichettarli con la data di confezionamento.
Bollire i vasetti di marmellata serve ad eliminare i germi che sono entrati nei vasetti mentre vengono riempiti, ed è fondamentale per la conservazione.
La cucina mediterranea utilizza molto il pomodoro, che serve anche per legare gli ingredienti che compongono le varie pietanze. Ma per noi allergici al Ni, i pomodori sono proibiti. Per questo molte di queste ricette contengono la besciamelle o la panna, poiché servono per unire gli ingredienti.
Per rendere queste ricette meno caloriche (anche se non è dimagrire il fine ultimo di questo blog, lo è sicuramente mantenersi in buona salute) potete provare a fare la besciamelle – altrimenti leggere l’articolo precedente- da voi con il latte scremato e aggiungendovi meno burro che potete, ma mai, categoricamente mai, margarina (vedi articolo sul mais e gli olii vegetali).
PASTA DI PANE E AFFINI SENZA LIEVITO.
All’inizio della mia dieta senza nichel, non mangiavo neanche il pane, a causa dei lieviti che vi sono contenuti (se una cosa va fatta, è meglio farla bene!!!). Quindi agli inizi sarebbe preferibile non mangiare nemmeno il pane. Potete mangiare delle vere piadine, fatte con farina di grano 00, strutto per i puristi o olio d’oliva per i salutisti, sale e bicarbonato di sodio. Queste ricette vanno bene anche per le persone allergiche al lievito, per cui…
Però…dopo uno o due mesi ho ricominciato a mangiare il pane (farina 00, sale e olio d’oliva) che normalmente compro sempre dallo stesso panettiere. Visto che non mi dà fastidio, chiedo la stessa pasta per fare anche torte rustiche.
PIADINE.
Le potete comprare già fatte, o farle da voi, conservandole in frigo per qualche giorno: la cosa più importante per farle è una buona padella antiaderente, come quella per le crepes.
Dunque, in una scodella aggiungere acqua, farina, sale e olio fino ad ottenere una specie di cremina. Poi si aggiunge il bicarbonato. Sulla padella ben calda si mette qualche cucchiaio della pastella, facendo in modo che sia uniforme e sottile. Si fa cuocere prima su di un lato e poi dall’altro.
PASTA PER TORTE RUSTICHE SENZA LIEVITO.
300 farina
acqua quanto basta
2 cucchiai di olio di oliva
sale
Sul tavolo si mette la farina a fontana (se avete l’impastatrice, tanto meglio, fortunati mortali!), si aggiunge nel centro l’olio, un bel pizzico di sale e l’acqua, un po’ alla volta. si impasta quindi tutto molto bene e si stende. Questa pasta va stesa sottile, perché non avendo lievito, non cresce.
Può essere utilizzata anche per fare il vero strudel.
PASTA PER CROSTATE SENZA LIEVITO E SENZA UOVA.
Con lo stesso sistema faccio una pasta per sostituire la pasta frolla.
Impasto 300 farina, 100-120 gr di zucchero, una noce di burro e un pizzico di sale con tanto latte quanto ne assorbe. Aggiungo un po’ di bicarbonato, impasto bene e poi la stendo.
Con questa pasta si possono fare anche dei biscotti, ma bisogna che siano sottili e si facciano cuocere lentamente, massimo a 120°, altrimenti saranno molto duri e bruciati.
Ma le crostate sono meglio, no?
RIPIENO DI MELE: per crostate e strudel.
4-5 mele renette o annurche, o tre mele grandi (preferisco le rosse), sbucciate e tagliate a pezzetti.
Zucchero di canna a pioggia
Rhum, 1 bicchierino
NON dico NON aggiungete noci e nocciole, mandorle e uvetta! Potete, se vi piacciono, aggiungervi canditi d’arancia e di cedro e pinoli (che dovrebbero avere un minore contenuto di Ni rispetto ai semi delle Angiosperme: io li mangio senza problemi, e voi? fatemi sapere).
Utilizzate la simil pasta frolla, stendetela, riempitela con il composto di mele, sia che facciate una crostata o lo strudel. E infornate in forno caldo a 150° .
MARMELLATA DI ARANCE
È meglio, vi hanno detto, non mangiare la marmellata?
Dipende. Se gli ingredienti sono solo zucchero e un tipo di frutta che potete mangiare, perché no?
Attenzione però alle pentole.
Mettere le arance intere, dopo averle ben lavate, sommerse in acqua per 24 ore.
Toglierle dall’acqua e trasferirle in una pentola dove si faranno bollire per 2 ore.
Lasciarle nell’acqua dove sono state bollite per altre 24 ore.
Prenderle, finalmente!, e tagliarle a pezzi senza eliminare le bucce, togliendo solo i semi e le parti dure. Pesarle e aggiungere 600 gr di zucchero per ogni chilo (ma anche meno, se vi piace meno dolce), 2 mele a pezzi con la buccia (eliminare il torsolo!) e fare bollire massimo mezz’ora.
Invasare in vasi piccoli, chiuderli e farli bollire in una grande pentola, separati tra loro da canovacci, in modo che non urtino, per almeno 20 min.
Toglierli dall’acqua solo quando questa ha raggiunto la temp ambiente e non prima altrimenti il vetro si incrina. Etichettarli con la data di confezionamento.
Bollire i vasetti di marmellata serve ad eliminare i germi che sono entrati nei vasetti mentre vengono riempiti, ed è fondamentale per la conservazione.