si rivede! Come potete vedere, è più di un anno che non aggiorno questo blog.
Purtroppo. Questo è dovuto a vari motivi: impegni lavorativi e personali e, ancora purtroppo, la difficile reperibilità di fonti scientifiche sull'argomento. Esistono, ma non si trovano in rete. Su Pubmed esiste solo, al limite, l'abstract di articoli pubblicati su riviste scientifiche molto settoriali: se fossero su Nature o su Cell, vi sarebbero meno problemi nel reperirle.
Se qualcuno di voi avesse qualche articolo (di solito sono in inglese, formato pdf) e volesse inviarmelo, mi impegno a leggerlo e a riferirvi.
Chiedo quindi scusa a chi mi ha scritto ed ha atteso tempi biblici per una risposta, ma la mancanza di tempo e di fonti ha giocato contro.
Ma posso dirvi qualcosa di nuovo, basandomi sulla mia personale esperienza: certo mutamenti della situazione non accadono velocemente, ma... buone notizie!
Seguendo una rigida disciplina alimentare sono nettamente migliorata e mi auguro che il metodo che ho usato, basato su un minimo di scientificità, possa portare anche a voi dei miglioramenti a lungo termine.
Dunque, basta ciance: non esistono miracoli, solo tanta pazienza e niente sgarri!!!
Per un anno mi sono astenuta da qualsiasi alimento potesse contenere nichel, anche se lo sospettavo soltanto.
1.bandito ogni prodotto da forno in cui non è specificato il tipo di olio (la dicitura olii vegetali non specifica se c'è olio di arachide o di mais, che contengono Ni)
2.bandite salse e salsette, panna, besciamelle preconfezionate: molto spesso per aumentarne la cremosità viene utilizzata come addensante la farina di mais (sulla qualità del prodotto nulla da dire, solo che per noi non va bene!): ad esempio, io ho trovato una besciamelle pronta in cui l'addensante usato è la farina di tapioca (usata senza problemi!).
3. non ho mangiato mai pomodori, mai cipolle (sostituite con lo scalogno), mai broccoli, mai spinaci (sostituiti dalle bietole)
4. anche a rischio di fare brutte figure, prima di andare a cena da amici, li ho informati del mio problema oppure, una volta lì ho chiesto la esatta composizione dei piatti e rinunciato se non adatti (ad esempio, se il primo è tagliatelle al ragù, ho pregato di averle non condite, poi ci ho messo un filo d'olio o un pò di burro e parmigiano)
5.in rosticceria (ebbene sì, è la mia debolezza!): ho sempre domandato quale fosse l'olio utilizzato, chiesto la composizione degli arancini di riso, ecc ecc e se non erano conformi alla mia allergia, ho ringraziato e sono andata via a mani vuote
6.panificio: solo pane con farina 00, olio d'oliva e basta
7.alcool: nessun tipo, tranne il rum, perchè fatto con lo zucchero di canna (se li trovate potete consumare sidro e pomme, perchè fatti con le mele)
8.dolci: nessun dolce, neanche i biscotti. Dolci e creme contengono uova, che contengono Ni. Per i gelati, vanno bene per gli stessi motivi quelli artigianali e fatti con la frutta giusta (comunque domandate quale addensante viene usato: molto spesso è l'ubiquitaria farina di mais). L'unico dolce che conosco fatto senza uova è la panna cotta, ma poi viene servita con i frutti di bosco o il cioccolato...
9.aceto di vino sostituito dall'aceto di mele (etichetta: nessun altro ingrediente che le mele!) o dal succo di limone
10.,...n. potrei continuare all'infinito (non trovo il simbolo sulla tastiera), ma...parola d'ordine:
DOMANDARE E DESISTERE.
Per un anno ho domandato e rinunciato se non era il caso, ho spulciato etichette e nel dubbio ho lasciato perdere, ma non ho più avuto bolle, ponfi, brufoli sotto pelle e quant'altro, ed oggi mi posso concedere pomodori freschi, un alito di maionese, i chewing gum e qualche caramella senza stare più attenta all'etichetta. Non ho utilizzato vaccini, nè altri tipi di terapie: solo astensione dai cibi che contengono o potrebbero contenere Ni.
Non posso esserne certa, ma credo che molti non riescano a debellare questa intolleranza a causa del nichel nascosto nei cibi, cioè al di là della lista, di già molto lunga, di cibi noti per contenere Ni, ve ne sono altri che lo contengono, anche se in minime proporzioni, perchè composti ... va be' avete capito!
quindi nessun miracolo, solo molta forza di volontà e molta attenzione nell'acquisto alle etichette!!!
Per contro, ho avuto la pazienza di inventarmi delle ricette niente male, ovviamente nichel-free, per consolarmi (abbondantemente, devo dire!) che, giuro!, inserirò prossimamente sul blog!
Purtroppo. Questo è dovuto a vari motivi: impegni lavorativi e personali e, ancora purtroppo, la difficile reperibilità di fonti scientifiche sull'argomento. Esistono, ma non si trovano in rete. Su Pubmed esiste solo, al limite, l'abstract di articoli pubblicati su riviste scientifiche molto settoriali: se fossero su Nature o su Cell, vi sarebbero meno problemi nel reperirle.
Se qualcuno di voi avesse qualche articolo (di solito sono in inglese, formato pdf) e volesse inviarmelo, mi impegno a leggerlo e a riferirvi.
Chiedo quindi scusa a chi mi ha scritto ed ha atteso tempi biblici per una risposta, ma la mancanza di tempo e di fonti ha giocato contro.
Ma posso dirvi qualcosa di nuovo, basandomi sulla mia personale esperienza: certo mutamenti della situazione non accadono velocemente, ma... buone notizie!
Seguendo una rigida disciplina alimentare sono nettamente migliorata e mi auguro che il metodo che ho usato, basato su un minimo di scientificità, possa portare anche a voi dei miglioramenti a lungo termine.
Dunque, basta ciance: non esistono miracoli, solo tanta pazienza e niente sgarri!!!
Per un anno mi sono astenuta da qualsiasi alimento potesse contenere nichel, anche se lo sospettavo soltanto.
1.bandito ogni prodotto da forno in cui non è specificato il tipo di olio (la dicitura olii vegetali non specifica se c'è olio di arachide o di mais, che contengono Ni)
2.bandite salse e salsette, panna, besciamelle preconfezionate: molto spesso per aumentarne la cremosità viene utilizzata come addensante la farina di mais (sulla qualità del prodotto nulla da dire, solo che per noi non va bene!): ad esempio, io ho trovato una besciamelle pronta in cui l'addensante usato è la farina di tapioca (usata senza problemi!).
3. non ho mangiato mai pomodori, mai cipolle (sostituite con lo scalogno), mai broccoli, mai spinaci (sostituiti dalle bietole)
4. anche a rischio di fare brutte figure, prima di andare a cena da amici, li ho informati del mio problema oppure, una volta lì ho chiesto la esatta composizione dei piatti e rinunciato se non adatti (ad esempio, se il primo è tagliatelle al ragù, ho pregato di averle non condite, poi ci ho messo un filo d'olio o un pò di burro e parmigiano)
5.in rosticceria (ebbene sì, è la mia debolezza!): ho sempre domandato quale fosse l'olio utilizzato, chiesto la composizione degli arancini di riso, ecc ecc e se non erano conformi alla mia allergia, ho ringraziato e sono andata via a mani vuote
6.panificio: solo pane con farina 00, olio d'oliva e basta
7.alcool: nessun tipo, tranne il rum, perchè fatto con lo zucchero di canna (se li trovate potete consumare sidro e pomme, perchè fatti con le mele)
8.dolci: nessun dolce, neanche i biscotti. Dolci e creme contengono uova, che contengono Ni. Per i gelati, vanno bene per gli stessi motivi quelli artigianali e fatti con la frutta giusta (comunque domandate quale addensante viene usato: molto spesso è l'ubiquitaria farina di mais). L'unico dolce che conosco fatto senza uova è la panna cotta, ma poi viene servita con i frutti di bosco o il cioccolato...
9.aceto di vino sostituito dall'aceto di mele (etichetta: nessun altro ingrediente che le mele!) o dal succo di limone
10.,...n. potrei continuare all'infinito (non trovo il simbolo sulla tastiera), ma...parola d'ordine:
DOMANDARE E DESISTERE.
Per un anno ho domandato e rinunciato se non era il caso, ho spulciato etichette e nel dubbio ho lasciato perdere, ma non ho più avuto bolle, ponfi, brufoli sotto pelle e quant'altro, ed oggi mi posso concedere pomodori freschi, un alito di maionese, i chewing gum e qualche caramella senza stare più attenta all'etichetta. Non ho utilizzato vaccini, nè altri tipi di terapie: solo astensione dai cibi che contengono o potrebbero contenere Ni.
Non posso esserne certa, ma credo che molti non riescano a debellare questa intolleranza a causa del nichel nascosto nei cibi, cioè al di là della lista, di già molto lunga, di cibi noti per contenere Ni, ve ne sono altri che lo contengono, anche se in minime proporzioni, perchè composti ... va be' avete capito!
quindi nessun miracolo, solo molta forza di volontà e molta attenzione nell'acquisto alle etichette!!!
Per contro, ho avuto la pazienza di inventarmi delle ricette niente male, ovviamente nichel-free, per consolarmi (abbondantemente, devo dire!) che, giuro!, inserirò prossimamente sul blog!