Oggi, grazie al profilo FB di un amico, ho letto questo rapporto da "Le scienze" che riporto per quanti vogliano leggere l'articolo per intero.
In sintesi, la maggior espressione della proteina CXCL16 si correla ad un aumento dei linfociti natural killer.
Ma l'espressione di CXCL16 viene modulata dagli acidi biliari prodotti dal fegato.
Ma gli acidi biliari vengono metabolizzati dai batteri presenti nell'intestino in acidi biliari secondari e ritornano al fegato... producendo i loro effetti.
Leggendo l'articolo originale ( Gut microbiome–mediated bile acid Metabolismo regola il cancro del fegato tramite cellule NKT, Science 25 maggio 2018) ovviamente si evincono altre informazioni: tra gli acidi biliari secondari, il chenodeossicolico aumenta l'espressione di CXCL16, il glicolitonolo ne diminuisce l'espressione.
Nello studio, per modificare il microbiota intestinale sono stati utilizzati antibiotici, in particolare la vancomicina (efficace sui batteri Gram positivi) ma ciò non toglie, lo sappiamo benissimo, che si può intervenire sul microbiota anche attraverso l'uso di probiotici e di probiotici.
Ora sembra che, al pari delle fibre classiche (inulina, FOS), anche i grassi possono essere considerati dei probiotici, per cui lo studio delle molecole lipidiche e la loro integrazione si inserisce di diritto (se già non lo aveva) nella modulazione del sistema immunitario non solo con la formazione di prostaglandine ed eicosanoidi, ma anche attraverso la modulazione delle popolazioni batteriche.
Ma la notizia non è nuova e non è isolata... l'anno scorso sulla mia pagina FB riportai che alcuni farmaci chemioterapici (Irinotecan ) vengono detossicati diversamente nei vari pazienti, conducendo a risultati terapeutici differenti in dipendenza dal loro microbiota intestinale.
Il collegamento con quanto detto sopra non sta solo nel fatto che in entrambi i casi sono coinvolti i batteri, ma anche nel fatto che i processi di disintossicazione (in questo caso aggiungendo acido glucuronico) coinvolgono il fegato e vedono l'eliminazione dei metaboliti lipidici attraverso la bile... Questo il collegamento al mio articolo dello scorso anno: https://www.facebook.com/dottemmanuelaspirito/posts/1347513205329801
In sintesi, la maggior espressione della proteina CXCL16 si correla ad un aumento dei linfociti natural killer.
Ma l'espressione di CXCL16 viene modulata dagli acidi biliari prodotti dal fegato.
Ma gli acidi biliari vengono metabolizzati dai batteri presenti nell'intestino in acidi biliari secondari e ritornano al fegato... producendo i loro effetti.
Leggendo l'articolo originale ( Gut microbiome–mediated bile acid Metabolismo regola il cancro del fegato tramite cellule NKT, Science 25 maggio 2018) ovviamente si evincono altre informazioni: tra gli acidi biliari secondari, il chenodeossicolico aumenta l'espressione di CXCL16, il glicolitonolo ne diminuisce l'espressione.
Nello studio, per modificare il microbiota intestinale sono stati utilizzati antibiotici, in particolare la vancomicina (efficace sui batteri Gram positivi) ma ciò non toglie, lo sappiamo benissimo, che si può intervenire sul microbiota anche attraverso l'uso di probiotici e di probiotici.
Ora sembra che, al pari delle fibre classiche (inulina, FOS), anche i grassi possono essere considerati dei probiotici, per cui lo studio delle molecole lipidiche e la loro integrazione si inserisce di diritto (se già non lo aveva) nella modulazione del sistema immunitario non solo con la formazione di prostaglandine ed eicosanoidi, ma anche attraverso la modulazione delle popolazioni batteriche.
Il collegamento con quanto detto sopra non sta solo nel fatto che in entrambi i casi sono coinvolti i batteri, ma anche nel fatto che i processi di disintossicazione (in questo caso aggiungendo acido glucuronico) coinvolgono il fegato e vedono l'eliminazione dei metaboliti lipidici attraverso la bile... Questo il collegamento al mio articolo dello scorso anno: https://www.facebook.com/dottemmanuelaspirito/posts/1347513205329801