Il nichel è... una zeligallina!!!


Nichel: allergia, intolleranza, sensibilità… oppure niente di tutto ciò?
Il mio interesse alle malattie del sistema immunitario è personale ed annoso.
Come molti di voi, ho sempre avuto una sequela di sintomi strani a cui nessun medico, pur credendomi, ha saputo dare risposta.
Il motivo?
I sintomi attraverso cui il sistema immunitario si fa sentire sono spesso fuorvianti, aspecifici.
Il motivo è che sono il risultato di un complessissimo chiacchiericcio tra cellule e mediatori cellulari non appartenenti soltanto al sistema immunitario, ma anche ad altri organi e sistemi, quali il sistema nervoso, quello endocrino, l’apparato gastrointestinale ed “infine” il nostro microbiota.
Quindi è difficile risalire alle cause, soprattutto se, come per me, il sistema immunitario non molla, ma barcolla e quindi non c’è alcuna vera malattia manifesta da curare, a cui dare un nome e nessuna terapia, nessun protocollo o linee guida a cui appellarsi.
Uno dei molteplici modi con cui il nostro sistema immunitario ci avverte che qualcosa non va è l’allergia al nichel, che rappresenta, a mio parere, il paradigma di alterazioni “orfane” del sistema immunitario.Ancor meglio, di alterazioni che riguardano quel complesso chiacchiericcio, di cui parlavo prima, tra cellule appartenenti ad organi e sistemi diversi.
Moltissime persone dichiarano di essere sensibili o allergiche al nichel e lamentano una moltitudine di sintomi diversi
Ma è nato prima l’uovo o la gallina?
E questa gallina, quanti tipi di uova diverse fa?
Sarà mica una zeligallina?
(NdR dicesi zelig individuo dalla personalità multipla, che assimila le caratteristiche dell’ambiente in cui di volta in volta si trova)

Cominciamo col dire che molti medici non credono che esista una reazione sistemica legata all’ingestione di nichel.
Altri, compresi medici del Gemelli, ritengono che esista ed erogano servizi ospedalieri in proposito.
La mia opinione è che la sensibilità al nichel è la manifestazione di qualcos’altro che non va, già in modo evidente o ancora a livello sub-clinico
Può esser frutto di uno squilibrio degli ormoni sessuali, di un problema alla tiroide, di un leaky gut, di sensibilità al glutine, di un generale profilo atopico, addirittura di un’infezione da H. pylori
Come “curare” dunque la vostra sensibilità al nichel?
Bisogna individuare il problema di cui la sensibilità al nichel è campanello d’allarme, punta dell’iceberg, cartina al tornasole, scegliete voi.
Ma individuare le cause sottostanti può essere davvero difficile!
Occorre un’anamnesi attenta e approfondita, andate da un professionista che conosca almeno il concetto di medicina funzionale e fatevi consigliare.
Può una dieta a “basso contenuto di Nichel” essere la risoluzione del nostro problema?
A quanti mi dicono che hanno avuto dei miglioramenti con la dieta “a basso contenuto di nichel” dico che è possibile, e non perchè sia davvero a basso contenuto di nichel, ma perchè si tratta di un pot-pourri di alimenti problematici per un sacco di situazioni: eliminandone tanti, riducendo il consumo un po’ di questo, un po’ di quello è ovvio che uno degli squilibri possibili pure lo becco, almeno in parte.
Ma non è stato centrato il problema!
Quindi, rischiate di privarvi di cose che invece potreste/dovreste consumare e ne mangiate altre che invece non dovreste mangiare.
Abbandonate il fai da te.
Ve lo dico col cuore, almeno fino a quando non avrete individuato le cause.
Risparmierete energie e soprattutto tempo.
Ed il tempo, in condizioni come questa, può essere un elemento determinante. Infatti, mentre girate in tondo a cercare di curarvi da soli, la/le cause sottostanti alla reazione al nichel si aggraveranno.