Luce e ritmo


Ultimamente sto pensando molto a quanto il sistema nervoso si interfaccia ed abbia il suo peso nelle patologie di cui mi occupo...
Cose minime, all'apparenza, di cui si dimenticano tutti, pazienti e medici (io compresa, il calzolaio ripara le scarpe agli altri e per le sue non ha mai tempo).
Sono tante, tantissime, le connessioni.

Oggi vi parlo (in termini spero comprensibili) del bisogno di luce che noi esseri umani (ma appartenenti al regno animale, oh, non dimentichiamolo) abbiamo.
La luce solare, naturale, ha frequenze diverse da quella artificiale ed effetti diversi sul nostro sistema nervoso e quindi sulla produzione di neurotrasmettitori e quindi sul nostro umore...

Sta di fatto (e qui vi porto un fatto) che non tutti gli stimoli luminosi che arrivano ai nostri occhi vengono trasformati in immagini nella corteccia vengono occipitale, alcuni utilizzati per sincronizzare la produzione di ormoni e di neurotrasmettitori con le varie fasi del giorno e dell'anno (ritmi circadiani e circannuali).


Sulla superficie della retina, oltre a coni e bastoncelli, che formano le immagini che vediamo, vi sono altre cellule, dette cellule gangliari retiniche, non adatte alla visione ma in grado di reagire allo stimolo luminoso. Le loro fibre, attraverso il tratto retino-ipotalamico, raggiungono il nucleo soprachiasmatico dell'ipotalamo il quale viene ormai considerato il componente principale del cosiddetto “orologio biologico” dell'organismo. Da questo nucleo ipotalamico le informazioni vengono "filtrate" ed inviate  alla ghiandola pineale (o epifisi)che secerne  melatonina.

Ma l'ipotalamo presiede anche ad altre funzioni, quali la fame e la sete, e controlla  anche l'ipofisi, che è la  ghiandola endocrina  situata nel cranio,  nella sella turcica  dell' osso sfenoide , la ghiandola endocrina che controlla tutte le altre ghiandole endocrino. . . 

Compresa la connessione tra luce/buio, ormoni e neurotrasmettitori?
Roba grossa, vero?

Questo il motivo per cui, in alcune zone del mondo, caratterizzate da lunghi periodi di buio, la depressione viene curata innanzitutto con l'uso di lampade che hanno lo stesso spettro della luce naturale (NON sono lampade solari, cioè abbronzanti) e il motivo per cui in tanti animali la stagione della riproduzione cade in particolari periodi dell'anno.

La differente quantità di ore di luce è quella che trasforma un placido passerotto in Rodolfo Valentino!!!

Quindi, talpine mie, qualunque lavoro voi facciate, qualunque impegno voi abbiate, ricordatevi di esporvi alla luce vera ogni giorno.
Tanto per... vi lascio un'immagine antica.
Sembra sia di Cartesio (non lo so se è vero, ma mi piacerebbe fosse così...)