...ma ch'è bello, ch'è bello, ch'è bello!!!
Nei giorni scorsi, 27 e 28 novembre, nell'Aula Scozia dell'Ospedale San Leonardo si è tenuto un convegno organizzato dalla professoressa Carolina Ciacci, premurosa ed infaticabile padrona di casa.
Il programma del convegno è stato serrato ed interessantissimo.
Relatori (tutti italiani, ma permettete, viva l'Italia!!! abbiamo dei gran cervelli e dei gran lavoratori) di chiara, chiarissima fama, si sono alternati sul palco con le loro relazioni, moderatori professori di altrettanto calibro e, perché no? , simpatia.
Vi posto la foto degli interventi per farvi un'idea e vi dico: mi son proprio divertita.
Certo, perché sentir parlare delle cose che ci interessano, poterne discutere senza timore di risultare “pallosa” per me è stata una gran libertà, anzi a dirla tutta, una vera goduria.
Onesto intervento sulla reale efficacia degli anticorpi monoclonali nelle IBD (Inflammatory Bowel Diseases) del prof Monteleone; relazione sulla celiachia e sulla sensibilità al glutine; una serie di interventi sulle problematiche del paziente cirrotico (coagulazione, insufficienza renale) e poi... microbiota, amore mio!!! Non se la prendano gli altri relatori se mi dilungo su questi interventi e non sugli altri, ma al cuor non si comanda!!!
E allora eccoli i miei preferiti... in ordine sparso, non cronologico e non di importanza. Si è partiti con una relazione del ruolo del microbiota nelle malattie infiammatorie dell'intestino -dott.ssa Russo- e si è proseguito con la presentazione di uno studio - dott. Bucci- sulla risposta ad un probiotico di largo consumo nella sindrome dell'intestino irritabile, che va con quel che penso io: la cura col probiotico è valida quando viene protratta nel tempo. Non basta finire la scatola, bisogna insistere: un microbiota sballato non viene ripristinato in una due settimane. Si possono avere dei miglioramenti, ma appena si smette e soprattutto si pretende di ritornare ad alimentarsi come prima, si ritorna alla condizione precedente. e poi a ltra relazione, questa volta del professor Guglielmetti, sulle specie batteriche di individui sani, benchè differenti come specie, mostrano di avere un metaboloma molto simile. Ho detto una parola cattiva? ;) Il metaboloma in questo caso sta ad indicare tutti i metaboliti prodotti dalle specie di quel microbiota.
Chi è il professore Simone Guglielmetti: innanzitutto una persona semplice e alla mano. Ma vi lascio un link per informarvi in modo autonomo:
http://users2.unimi.it/sguglie/WP/?cat=3
Ho avuto occasione di parlare con lui a chiusura della prima giornata di convegno: sulle analisi oggi disponibili per indagare sul microbiota, sui vari tipi di probiotici e di prebiotici, su come assumerli e quando... sulle mille domande senza risposta che ha chi si interessa di questo campo...
Dulcis in fundo, anche perché relazione di chiusura del convegno, l'esposizione del professor Gasbarrini sulla relazione tra fegato e microbiota: è si, avete capito bene. I prodotti del metabolismo dei nostri amici batteri sono in grado di influenzare la salute del nostro fegato. Ma Gasbarrini, bisogna dirlo, è una forza della natura: in pochi minuti è stato in grado di fare una panoramica su tutti i partecipanti al nostro microbiota, batteri, lieviti, ma anche virus. Virus? Si, ma di un tipo particolare, i fagi, capaci di controllare la crescita di specie batteriche, ma anche in grado di funzionare come vettori di materiale genetico da una specie all'altra. Ma non è finita qui. Un accenno alla lista di malattie in cui un microbiota disbiotico sembra coinvolto (voi sapete come la penso, ovviamente sono d'accordo), un accenno al trapianto fecale, un accenno persino all'uso di probiotici uccisi, di cui ho parlato anche in privato con Guglielmetti. E in privato ho parlato anche con Gasbarrini, una conversazione di pochi minuti in cui però ho fatto domande a raffica (mi sono “fatta riconoscere”) e ho rubato informazioni senza vergogna. ;) E alla fine mi ha detto che secondo lui in futuro vi sarà un'altra specializzazione per i medici: specialisti in microbiota. Ti ricordi mica qualcosa di già sentito? Solo che... gentile professor Gasbarrini, l'hanno chiamata sul palco mentre mi diceva una cosa proprio importante: quali sono i migliori donatori di microbiota per i pazienti con morbo di Crohn? PS: per chi non sa chi sia Gasbarrini, così pone rimedio: https://www.youtube.com/watch?v=HWNlvJ63z_k